(segue dalla prima parte)
E qui mi ci sono riconosciuto alla grande, in questo surfare in modo solo in apparenza superficiale fra diverse passioni, senza approfondirne a dismisura una sola – che anzi come atteggiamento mi fa impressione e mi suscita anche una certa diffidenza, quando lo vedo in altre persone – ma vivendo il più appieno possibile l’apertura mentale e la diversificazione (sensoriale, emotiva, conoscitiva, e chi più ne ha più ne metta) di questo mio agire.
Ah, che bello! Come mi sono sentito un vero mutante, a leggere queste pagine! Tantopiù, scrive ancora Baricco, che rimane comunque in questi nuovi barbari un senso di nostalgia implicito e istintivo per ciò che un tempo era sacro, monolitico, perché la mutazione è sempre un fatto doloroso e per propria definizione incompleto. Fantastico! C’è pure questo! Sì sì, mi riconosco eccome!
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