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#SottoUnUnicoCielo, animazione sospesa, Antico Ordine del Drago, camera criogenica, Cavalieri di Man, controllo delle emozioni, frontiera esterna, ipersonno, MagBeam, orlo esterno, padronanza di sé, Priorato di Obemasàr, propulsione al plasma, viaggio spaziale, Vladji'har di Obemasàr, Yah tu Yoll
Il giovane Vladji’har era consapevole di come lo scorrere tempo sia solo un concetto astratto, e il misurare tale scorrimento una mera – per quanto utile – convenzione.
Era altresì consapevole che espressioni come il rallentare del tempo, o il suo accelerare a seconda dei casi, sono dettate da impressioni soggettive dovute alle circostanze. E lui era addestrato a non lasciarsi distrarre, né condizionare, dalle suggestioni di fuggevoli stati emotivi. Poiché un guerriero saggio non fugge dalle proprie emozioni, ma si fida di esse solo dopo aver raggiunto una perfetta padronanza di sé.
E un guerriero potente sa controllarle a proprio vantaggio e farne strumento di più alta limpidezza interiore, allo scopo di guidare se stesso e chi a lui si affida, senza che siano le proprie emozioni a guidare lui.
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